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Cosa hanno in comune Ferito a morte di Raffaele La Capria e Il grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald?

Un’occasione mancata. La Grande Occasione Mancata.

La scorsa estate ho letto Il grande Gatsby: è uno di quei romanzi che non dimentichi, che riaffiora di tanto in tanto, una scrittura solo all’apparenza sottile e leggera.
Il mese scorso, invece, ho incontrato Ferito a morte di La Capria: un vortice di parole. Ammetto, senza vergogna, che ho avuto una grande difficoltà a superare le prime pagine. Mi sembrava un libro ostile, che mi allontanava ad ogni tentativo di attracco. Eppure vi assicuro che una volta entrati nel racconto di Palazzo Medina, abbagliati dalla sua luce e dal vivido profumo di una città come Napoli, difficilmente ne uscirete senza portarvi dietro qualche emozione o un ricordo.
Mentre leggevo Ferito a morte, non so per quale mia strana associazione, ho accostato i personaggi delle due opere narrative.
Ed ecco la scintilla.

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The Art before Art

Domenica, 22 Marzo 2015 18:32

Se il primo post non si scorda mai, il secondo rende nervosi.

Lo so, parlare di Arte è altamente rischioso, e certo non ho le dovute competenze, ma l’unica cosa che voglio e posso fare qui è condividere una mia emozione scrivendo di ciò che mi rende viva. E l’arte rende vivi.

The Art before Art è il titolo di una “bacheca” che ho creato su Pinterest. In questo spazio “repinno” principalmente sculture arcaiche modellate da misteriose e abili mani di uomini vissuti più di duemila anni fa. Uno spazio su Pinterest come tanti.

Mark Rothko nei suoi Scritti dice: “[...] anche l’uomo arcaico ha sentito l’esigenza di creare, con il suo virtuosismo fantastico, una serie di intermediari, che ha rappresentato come mostri, esseri ibridi, dèi e semidèi”.

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E tu, chi guardi?

Sabato, 14 Marzo 2015 01:00

In questi ultimi mesi ho navigato in molti blog, ho letto i 5, i 7, i 10 consigli su come fare un blog, come creare un buon titolo, quali tecniche di scrittura siano efficaci e quali no, quali contenuti condividere, come usare i social network, il tone of voice con cui comunicare.

Confesso che spesso ho avuto un po’ di difficoltà. Poi sono giunta alla conclusione che dovevo cercare la mia strada, correndo il rischio di andare controcorrente o peggio essere letta forse da pochi e sparuti coraggiosi (magari amici e parenti). Nonostante tutto, testarda come sono, inizio ugualmente il mio viaggio virtuale...

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